Ingrandisci, Stampa o Salva
IL
SACRARIO

Di guardia. E' pesante il turno di sentinella notturna alla porta centrale! Avanti e indietro per l'androne nel silenzio più assoluto. Un'occhiata all'orologio, ancora un'ora e poi, se Dio vuole, un po' di riposo. Mi avvicino al Sacrario. E' da quando sono, montato che ci passeggio davanti, ma solo ora lo noto: finalmente posso guardarlo con calma, senza fretta e non come quando si entra o si esce per la libera uscita. Ora è notte, ho tempo, e sono solo. Mi prende un'improvvisa curiosità: sono stati gli A.U.C. dei corsi precedenti a progettarlo e realizzarlo. Do uno sguardo. All'interno una tenue luce diffonde un riposante chiarore, quasi mistico. Un brivido. Emozione? Orgoglio di appartenere ad un'Arma, a "quest'Arma" Forse paura? Non è facile dirlo. Mi scuoto; riprendo a passeggiare. I ricordi, le, figure si sommano, si accavallano; le pagine di storia studiate a scuola sembrano concretizzarsi: i Fanti, le trincee, le fasce alte fino ai polpacci, i lunghi cappotti, i caratteristici elmetti, il fango, la guerra.... C'è la statuina di un Fante al centro del Sacrario; la guardo. Vedo dei volti, cento, mille volti di giovani in armi, proprio come me. Ed improvvisamente mi sento piccolo.

Ingrandisci, Stampa o Salva
Pagina precedente pagina precedente Torna all'indice del 60° AUC prossima pagina Prossima pagina
ultimo aggiornamento venerdì 30 marzo 2012