Dunque  l'alba  è  giunta.   Il   momento cui il nostro
pensiero  ricorreva  tanto  spesso  prefigurando la
gioia e l'emozione della partenza, dell'occupazione
di un posto di responsabilità  più  alta  è  giunto.
Eppure pensavo che sarebbe stato diverso. Anche
questa volta qualcosa nell'atteggiamento, nell'atmo-
sfera,  nell'umore  di  tutti  noi  mi ha confermato in
una convinzione : quando nella nostra vita qualcosa
finisce e qualcos'altro comincia, c'è sempre un mo-
mento di ripiegamento, d'incertezza, di riflessione.
L'inerzia  del  nostro  spirito,  la  tendenza  abituale
a  protrarre  indefinitamente  le condizioni della no-
stra esistenza per timore  spesso di un futuro che
non conosciamo, vorrebbe allungare il passato.
In questo momento passa una parte di noi -- ognu-
no lo  sente --,  si  conclude  uno  stadio,  qualcosa
in noi scatta irreversibilmente.  Abbiamo  forse  ti-
more di chiamare questo stadio, questo qualcosa,
giovinezza?  Abbiamo  forse  timore  di  figgere gli
occhi nel futuro e  di  comprendere che domani fa-
miglia, carriera,  lavoro  ci  assorbiranno  in  un  gi-
ro in  cui  qualche volta rimpiangeremo  questa no-
stra fuggevole età?
Il 60" Corso AUC per ognuno di noi, dovunque
saremo un giorno, ingegneri, ragionieri, medici,
professori, avvocati, impiegati o giornalisti, farà
parte di quella parola: GIOVINEZZA
 
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ultimo aggiornamento lunedì 19 settembre 2011