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Dunque l'alba è giunta. Il
momento cui il nostro
pensiero ricorreva tanto spesso prefigurando la
gioia e l'emozione della partenza, dell'occupazione
di un posto di responsabilità più alta è giunto.
Eppure pensavo che sarebbe stato diverso. Anche
questa volta qualcosa nell'atteggiamento, nell'atmo-
sfera, nell'umore di tutti noi mi ha confermato in
una convinzione : quando nella nostra vita qualcosa
finisce e qualcos'altro comincia, c'è sempre un mo-
mento di ripiegamento, d'incertezza, di riflessione.
L'inerzia del nostro spirito, la tendenza
abituale
a protrarre indefinitamente le condizioni della no-
stra esistenza per timore spesso di un futuro che
non conosciamo, vorrebbe allungare il passato.
In questo momento passa una parte di noi -- ognu-
no lo sente --, si conclude uno stadio,
qualcosa
in noi scatta irreversibilmente. Abbiamo forse ti-
more di chiamare questo stadio, questo qualcosa,
giovinezza? Abbiamo forse timore di figgere gli
occhi nel futuro e di comprendere che domani fa-
miglia, carriera, lavoro ci assorbiranno in
un gi-
ro in cui qualche volta rimpiangeremo questa no-
stra fuggevole età?
Il 60" Corso AUC per ognuno di noi, dovunque
saremo un giorno, ingegneri, ragionieri, medici,
professori, avvocati, impiegati o giornalisti, farà
parte di quella parola: GIOVINEZZA |
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